sabato 29 dicembre 2018

Buone feste...

Alle mie amiche quest'anno solo regali fatti da me, spero l'entusiasmo sia stato sincero, che abbiano realmente gradito io ci ho messo il cuore...sinceri auguri a tutti!!!






martedì 18 dicembre 2018

Leggenda d'amore


la leggenda della farfalla bianca



C’era una volta, un anziano uomo chiamato Takahama, che viveva in una casetta vicino al cimitero. Seppur era ben voluto da tutto il villaggio data la sua gentilezza, veniva considerato come “strano, se non pazzo, in quanto non si era mai sposato, né aveva mai avuto rapporti con donne.
Un giorno d’estate, però, l’uomo si ammalò e mandò a chiamare la cognata e il nipote, per assisterlo; tuttavia, nonostante le cure, Takahama non guariva, anzi, si vedeva che ormai era prossimo alla morte. Un dì, mentre l’anziano dormiva e i due famigliari lo vegliavano, una farfalla bianca entrò dalla finestra e andò a posarsi sul cuscino di Takahama. Il nipote cercò di scacciarla, ma siccome questa continuava a tornare, decise di inseguirla.
Giunse così al cimitero. Qui, la farfalla iniziò a volare attorno ad una tomba (molto vecchia, seppur ben curata e piena di fiori), dove si fermò, per poi scomparire nel nulla. Il giovane, curioso da tutto ciò, andò a leggere l’epitaffio: “Akiko, morta a 18 anni”. Il nipote corse a casa a raccontare alla madre cos’era successo e scoprì con rammarico, che Takahama era ormai spirato.
Nonostante ciò, quando la donna sentì pronunciare il nome di Akiko si rallegrò e raccontò al figlio:
Quando Takahama era giovane, era fidanzato con una ragazza di nome Akiko. Si amavano molto, ma purtroppo, pochi giorni prima delle nozze, questa si ammalò e morì per tubercolosi.
Takahama fu devastato dalla notizia e decise che non avrebbe mai più guardato una donna che non fosse la sua Akiko, bensì si sarebbe preso cura di lei per sempre. Venne quindi ad abitare vicino al cimitero dov’era sepolta la fidanzata. Ogni giorno, che fosse estate o fosse inverno, che fosse sole o tempesta, l’uomo sistemava e portava fiori sempre freschi alla sua tomba.
Siccome oramai Takahama non poteva più svolgere il suo compito, la stessa Akiko è venuta a vegliare su di lui. 
Quella farfalla bianca non era nient’altro che la pura e giovane anima della sua amata.
Una storia dolce, seppur malinconica, che ci dimostra quanto l’amore possa essere un sentimento talmente forte da superare anche la morte. Ciò che questa leggenda vuole insengnarci è l’importanza del ricordo: solo chi si prende cura delle memorie di una persona, ahimé, ormai lontana da noi, alla fine verrà ricompensato e potrà tornare tra le braccia dell’amato/a.
La farfalla bianca possiede perciò un enorme significato. Nella cultura giapponese le farfalle vengono considerate come le anime dei vivi e dei morti che prendono il volo con le loro ali bianche (colore che indica spiritualità, purezza, ma soprattutto rimanda all’idea di Eternità e Paradiso), simbolo di gioia e longevitàcome l’amore tra Akiko e Takahama.In maniera particolare, due farfalle che vengono viste danzare insieme, indicano felicità coniugale. Allo stesso modo, due farfalle bianche che si allontanano assieme, possono rappresentare le anime di due amanti suicidi. Allo stesso tempo, sono simbolo di una bellezza nascente di una giovane donna (in quanto, dopo essersi “trasformate” fuoriescono dalle crisalidi), come Akiko.
Infine, si dice che inseguire una farfalla porti a svelare dei segreti: infatti, il nipote, inseguendo la farfalla bianca ha scoperto il perché della solitudine o, come dicevano gli abitanti del villaggio, della “pazzia” del protagonista. Le leggende nipponiche, seppur la maggior parte delle volte hanno risvolti tristi e melanconici, sono sempre cariche di significati meravigliosi dovuti a quel simbolismo naturale tanto caro ai giapponesi. Ci portano anche a guardare la realtà con un diverso punto di vista, quasi “positivo” anche nei confronti di eventi tristi, ricordandoci che l’amore e la memoria possono superare tutto.
dal sito orientalstyle


sabato 8 dicembre 2018

Centrotavola natalizio


Facilissimo da realizzare, su base in legno...ho smontato un fiore, qualche pigna, 2 candele, della colla a caldo ed ecco pronto il centrotavola con metà del materiale riciclato.